Il fondo del Lago Nero

lago-neroC’è una conca sopra Bousson, scavata dalle piogge e dai ghiacciai. E sul suo fondo c’è un lago, come una lacrima nera che riflette l’oro autunnale dei larici. Il sole si nasconde presto dietro le rocce, e un’ombra cupa si proietta sull’acqua che sembra pece.

È un lago strano il Lago Nero. Le sue acque scure celano arcani e leggende.

Dicono alcuni che sul fondo ci sia un carro armato, un residuo di guerre passate. Ma nulla trapela in superficie. Solo uno specchio oscuro la cui pace immobile è rotta, qua e là, dall’affiorare di una trota.

E una trota immensa pare che si aggiri nelle sue acque, nascondendosi negli abissi, una creatura leggendaria degna di altrettanto leggendari pescatori.[1]

Attende, stesa sul fondo del lago, e forse sta a guardia di un tesoro.

Assieme al diavolo, suo custode. Le acque nere lo celano. Solo una volta all’anno compare: quando il prete, durante la messa di S. Giovanni, alza l’ostia al cielo. Le acque del lago, allora, si aprono, e, per un istante, balena al sole quell’oro. Ma guai a cercarlo in un giorno diverso, ché il diavolo lo protegge con fulmini e sassaiole, quel suo tesoro sul fondo del lago.

Sempre che il lago ce l’abbia, un fondo.

Dicono che, un giorno, un ariete sia caduto nelle sue acque. Dicono che sia stato risucchiato da quel mare d’inchiostro in un misterioso canale, e che abbia attraversato sotto terra i 40 e passa Km che separano Bousson da Giaglione. In tre giorni. Come Cristo che torna dai morti. Poi la bestia sarebbe ricomparsa, bagnata ma viva, tra le vie del paese.[2]

Cosa succederebbe se tutti i laghi avessero il fondo basso? Non influenzerebbe la mente degli uomini? Io sono pieno di gratitudine che questo lago sia stato creato profondo e puro per un simbolo. Finché gli uomini crederanno nell’infinito, alcuni laghi saranno creduti senza fondo.[3]

Σ.

 

[1] http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php/ambiente/item/436-il-lago-nero

[2] Michele Ruggiero, Tradizioni e leggende della Valle di Susa, Editrice Piemonte in Bancarella, Torino 1970, p. 39.

[3] Henry David Thoreau, Walden, or Life in the Woods, Ticknor and Fields, Boston 1854 (trad. it. Walden, ovvero vita nei boschi, Grandi classici BUR, Milano 2015, da cui si cita), p. 363.