Il libro – “Le rondini di Sparta”, romanzo storico sulla vita del condottiero Pausania

Il libro – “Le rondini di Sparta”, romanzo storico sulla vita del condottiero Pausania

(recensione di Giada Rapa)

Uno spartano che non si sente spartano. Un uomo con idee troppo ambiziose per l’epoca e la realtà in cui vive. È questa la storia di Pausania, raccontata in prima persona, nel romanzo di Simone Siviero.

La realtà è che sono solo. Morirò solo. Mi hanno murato nel tempio. Sono un lupo reietto, messo all’angolo dal branco. E loro sono là fuori. Stanno in silenzio, ma ne avverto la presenza; e i mantelli scarlatti si agitano al vento come bandiere di morte tinte di quel mio sangue che non hanno voluto far sgorgare, ma che aspettano che smetta da sé di arrivare al cuore. Morirò solo. Morirò come, forse, sono sempre vissuto“. Inizia così Le Rondini di Sparta, romanzo storico di Simone Siviero, dedicato al grande condottiero spartano Pausania.

Siviero, classe 1990, è un giovane dalle molteplici passioni, laureato in Filologia, Lettere e Storia dell’Antichità e in Tecniche Erboristiche. L’amore per il mondo greco e per il personaggio di Pausania in particolare lo ha portato alla pubblicazione di questo romanzo storico, dove realtà fantasia si intrecciano abilmente per dare vita a una lettura scorrevole e avvincente. Un’opera che sicuramente non potrà mancare nella libreria di un appassionato di questo genere letterario e che può incontrare anche i gusti di coloro che vogliono scoprire i personaggi storici da un punto di vista più psicologico. Ma che allo stesso tempo, visto lo stile agile della narrazione, può coinvolgere anche chi non ama particolarmente la storia, ma allo stesso tempo desidera fare un ripasso di questo periodo storico. “Questo romanzo -spiega Siviero, che nel 2009 ha pubblicato l’opera fantasy Il Figlio dell’Ombra – rappresenta il punto di arrivo del mio percorso di studi. La figura di Pausania mi ha sempre affascinato: un personaggio scomodo per il suo tempo, le cui fonti a noi pervenute non sono totalmente chiare e lasciano un alone di ambiguità”. Proprio attraverso le fonti, Siviero racconta la storia di Pausania, narrata in prima persona, fondendo elementi di tipo psicologico con altri di fantasia. “Pausania è uno spartano che non si sente spartano, che cova progetti politici ambiziosi, troppo grandi per Sparta. Un personaggio che auspica una Grecia unita, al fine di fronteggiare l’avanzata dei persiani. La vita di Pausania scorre, in un intreccio di eventi personali, tra un rapporto conflittuale con i genitori e una storia d’amore proibita con l’Ilota Aristomache. Una vita sempre protesa a un fine che sfugge”.

LA TRAMA – Ci troviamo nella Grecia del V secolo a.C. Pausania è rinchiuso in un tempio, condannato a morire di fame e di sete, sotto l’arsura del sole o nel freddo delle notti serene di Sparta. Alle rondini, che volano sopra la sua testa, Pausania affida il racconto della sua esistenza. Una vita segnata da un’infanzia votata all’addestramento alla guerra e priva dell’affetto dei suoi genitori, destino che lo accomuna a tutti i bambini spartani. Eppure Pausania non è come tutti gli abitanti di Sparta. La scintilla della ribellione si insinua spesso nella sua mente, portandolo a sognare una Sparta meno devota alla guerra e agli dei, nonché a rivalutare la posizione del popolo degli Iloti grazie anche all’amore per la giovane Aristomache. Ma la realtà che Pausania si troverà ad affrontare è troppo chiusa in se stessa, troppo radicata nei suoi ideali per poter cambiare.

Da “sullascia.net”, 28 luglio 2018

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