Roca sgaroira

roca sgaroiraDicono che siano stati gli antichi dèi. Dicono che forze misteriose li abbiano fatti affiorare da una Terra ancora giovane e duttile. Dicono che li abbiano posti lì, nella pianura, grandi blocchi di pietra come altari alla loro potenza.

Dicono che sia stato il diavolo. Dicono che, con forza sovrumana, li abbia staccati dalle montagne e li abbia scaraventati a valle. Dicono che li trasportasse per punire gli uomini, ma che poi gli siano caduti e lì siano rimasti.

Dicono che sia stato il ghiacciaio. Dicono che, quando la Valsusa era ricoperta del candore algido del ghiaccio, grossi massi siano franati dai monti e abbiano ramingato, trasportati dalla forza motrice del ghiacciaio stesso. E dicono che siano rimasti lì quando il ghiaccio si ritirò, quando l’erba riprese a crescere e il bosco ancora non c’era. Convitati di pietra a una nuova creazione.

[They were] here before the river and the trees; [They] remember the first raindrop and the first acorn.[1]

E molti di questi massi erratici sono ancora lì, tra i boschi e i campi del fondovalle, e lungo le strade.

Nella collina morenica di Rivoli ce ne sono molti, come la Roca Sgaroira di Reano, che reca nel nome traccia di riti antichi.

Dicono che qui si radunassero le masche. Dicono che, nella notte buia, eccitate dal delirio del sabba, scalassero la pietra. Dicono che, adagiatesi sul ventre, scivolassero lungo il suo fianco levigato, assorbendo l’energia insita nel masso, accrescendo enormemente il loro potere.

E dicono che anche la gente comune si accostasse ai massi per riceverne l’energia generativa – quell’energia primigenia racchiusa nel ventre della Terra. E dicono che la Chiesa a fatica domò tali riti.[2]

Ma dicono che forse qualcosa ci sia davvero. Un’energia che ancora sfugge alla scienza. Un’anomalia del campo magnetico terrestre che proprio alla Sgaroira si fa manifesta.[3]

Σ.

 

[1] J. R. R. Tolkien, The Fellowship of The Ring, George Allen & Unwin, London 1954.

[2] Mariano Salvatore, I Massi della Leggenda, «Piemonte Parchi» 181, dicembre 2008, pp. 46-47.

[3] http://www.massierratici.it/?page_id=1309