NEMETON
Nemeton è la parola celtica che definisce il bosco sacro, proiezione ideale di uno spazio di cielo sulla terra. Il latino nemus e il greco nemos, boschi sacri anch’essi, presentano la stessa radice nem-, che sta a indicare qualcosa di diviso, di tagliato, ma anche di abitato. Il nemeton è così uno spazio a sé stante, un bosco cintato lasciato crescere attorno all’albero sacro che la divinità ha scelto come propria dimora. Il bosco sacro sotto il cielo era per i Celti il luogo di culto; i loro dèi non amavano le fredde pareti dei templi, ma gli altari si ergevano all’aperto, vicino all’albero del dio.
E nella radura antistante l’Albero sedevano i druidi, sacerdoti e maestri, e lì, per vent’anni, insegnavano alle nuove generazioni. Storie di dèi e storie di uomini, e come discernere le piante e quali fossero le loro proprietà.
È per questo che ho scelto di chiamare questo blog My Nemeton. Perché nel nemeton natura e cultura si fondono; vengono meno le pareti che noi uomini del duemila abbiamo erto a separare scienze e letteratura. Nel nemeton i saperi si uniscono in un tutto organico che non può che partire dall’osservazione di ciò che ci sta attorno, di ciò che, nel flusso della vita, ci ha preceduti e ci sopravvivrà.
Natura e cultura cercheranno di viaggiare il più possibile appaiate in questo blog. E chissà che i semi degli alberi di ere passate non trovino un angolino tranquillo dove germogliare nella grande ragnatela di internet.
Σ.
FONTE
Jacques Brosse, Mythologies des arbres, Edition Plon, Paris 1989 (trad. it. Mitologia degli alberi. Dal giardino dell’Eden al legno della Croce, Bur saggi, Milano 2015, da cui si cita), pp. 150-155.