I lavori nell’orto a settembre

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Se durante l’estate non siete andati in vacanza e avete continuato ad irrigare e a prendervi cura dell’orto, quello strano mese di transizione che è settembre continuerà a regalare tanti ortaggi da raccogliere. Ortaggi da foglia, come lattuga, cicoria, rucola, cavolo cappuccio, bietole; aromatiche come il basilico e il prezzemolo; frutti quali peperoni, peperoncini, melanzane, zucche, zucchini, meloni, angurie e, se le cimici li lasceranno in pace, pomodori. E ancora, fagioli, fagiolini e cos’altro la vostra fantasia via abbia suggerito di coltivare nei mesi precedenti.

Quanto alle semine, settembre è il mese giusto per affidare alla terra i semi delle rape e dei porri. Questi ultimi, perché imbianchiscano, andranno a poco a poco coperti di terra alla base a partire da quando avranno pressappoco il diametro di una matita.

Anche la valerianella può essere seminata a settembre: a inizio e a fine mese per avere un raccolto continuo fino a novembre.

Venendo ai trapianti, si mettono a dimora finocchi, insalate e bietole.

In un vaso colmo di terreno sabbioso da porre sotto un tunnel durante l’inverno, invece, si possono mettere le talee di rosmarino (utilizzando le punte dei rami (circa 10 cm) e di menta. Radicheranno durante l’autunno e a primavera produrranno nuova vegetazione andranno travasate.

Benché a settembre la prima neve possa cominciare a imbiancare le cime dei monti, il clima può essere ancora caldo: è bene, pertanto, anche in questo mese, non dimenticarsi di annaffiare le colture!

Sono solo indicazioni di massima. L’estrema differenza climatica tra nord e sud Italia, i microclimi presenti nelle varie regioni e, non ultimo, il cambiamento climatico in corso impediscono di stilare un elenco di lavori definitivo e valido per tutti. La regola numero uno è sempre osservare ciò che abbiamo attorno.

 

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